Il Berlucchi 61 nella sua versione Saten è l’esaltazione del carattere più suadente dello Chardonnay. Il nome celebra l’anno di nascita del primo Franciacorta, il 1961. Fu quella infatti la prima vera annata di produzione del Metodo Classico che voleva essere “uno spumante alla maniera dei francesi”, come affermò sei anni prima l’enotecnico Franco Ziliani rivolgendosi a Guido Berlucchi. Da quella provocazione, lanciata con la massima curiosità ed intraprendenza, prese avvio l’avventura della spumantizzazione bresciana, che si sarebbe poi via via affermata con successo rispondendo al nome di Franciacorta. Un nome che evoca immediatamente classe e fascino, cremosità e finezza. Non a caso questo spumante ha potuto facilmente legarsi al settore della moda, degli eventi più chic e delle cene più raffinata, grazie alla sua indiscussa ed impeccabile eleganza.

Questa etichetta di Berlucchi 61 è un Franciacorta Saten, ossia un vino spumante Metodo Classico che deve essere prodotto con sole uve di Chardonnay e che, a rifermentazione conclusa, presenta un inferiore contenuto in anidride carbonica. Tutto ha inizio con una normale vinificazione, che si svolge in vasche di acciaio inox e permette di ottenere un vino bianco Chardonnay in purezza. Esso viene imbottigliato ed addizionato di zucchero e lieviti. La bottiglia viene tappata, così che possa prendere avvio la seconda fermentazione. Una volta che i lieviti trasformano tutto lo zucchero presente in alcol e anidride carbonica, la fermentazione si interrompe e ha inizio la sosta sui lieviti di almeno 24 mesi. Questo è il tempo in cui il vino si arricchisce dei tipici sentori fragranti e della complessità che caratterizzano la tipologia. I mesi di maturazione sui lieviti sono seguiti da altri 2 di affinamento in bottiglia a sboccatura avvenuta.

Il Franciacorta Saten Berlucchi 61 è la purezza dello Chardonnay, raccontata nella sua versione più delicata e fine. Il perlage è soffice, cremoso e persistente, come si addice alla tipologia. Al naso presenta un profumo ricco ed elegante, che scorre su note di frutta gialla matura e tropicale, a tratti quasi candita. Fragranti note di panetteria e di pasta frolla parlano di un contatto coi lieviti che ha saputo interagire con il vino. Al palato la cremosità è avvolgente e in equilibrio con la freschezza e con la sapidità. Il finale è preciso e persistente. Se l’espressività dello Chardonnay incontra i terreni franciacortini e si declina in una versione Saten, ecco che il risultato può solo parlare un linguaggio elegante.